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Medaglia 30° Reparto d’Assalto (Arditi) — Bronzo, diametro ~2,8 cm, firma “T. RATTI” (Battista Ratti). Simbolo della temibile squadra d’assalto italiana della Grande Guerra: portata dai membri del 30° Reparto per ricordare attacchi d’ardimento e azioni eroiche in prima linea.

Medaglia con patina scura e bordo irregolare, recante la firma “T. RATTI” — indicazione della mano dello scultore. Oggetto realizzato con cura orafa tipica delle medaglie commemorative post-belliche.
Storia e destinatari: i Reparti d’Assalto (Arditi) nacquero nel 1917 come truppe d’élite per azioni d’incursione e rottura delle linee; il 30° fu uno dei reparti numerati che parteciparono a operazioni squilibranti e a piccoli colpi di mano. Dopo la smobilitazione molti ex-arditi parteciparono all’Impresa di Fiume e alcuni trovarono poi affinità con il movimento fascista: quel periodo contribuisce alla fama, controversa e drammatica, attorno a queste medaglie.
Scultore/Produttore: la firma “RATTI” è attribuibile a Battista “Titta” Ratti, scultore/orafa nato a Milano nel 1896, formatosi all’Accademia di Brera e attivo nella prima metà del XX secolo. La sua attività comprende opere in bronzo e medaglistica; la presenza della firma identifica la qualità artistica dell’esemplare.
Perché suscita curiosità: questa medaglia è un micro-racconto — un oggetto d’arte popolare che incarna tattica militare, coraggio individuale e le tensioni politiche dell’immediato dopoguerra: da simbolo di eroismo a emblema di memorie politiche complesse.
| Spessore | 5.30 mm |
| Peso | 10.5 gr |
| Materiale | Zama |
| Diametro | 28 mm |